Come ho già scritto più volte, e soprattutto nell’about del mio Blog, una delle mission di questa avventura è quella di sapere cosa fa male alla nostra pelle e cosa dobbiamo sapere quando andiamo a comprare una crema sia essa per il viso sia per il corpo..
Mi sono rivolta – in questa puntata – al dott. Luigi Miori, cosmetologo, di Areaderma, che ringrazio per la sua disponibilità.
Si parla tanto di sostanze nocive per la nostra pelle. A che cosa dobbiamo stare attenti quando scegliamo una crema per il viso, ad esempio?
Vi sono sostanze davvero da evitare, altre sono “vittime” dei tamburi mediatici (a volte pilotati ad arte) ed altre ancora sono assolutamente sicure e tranquille. Ad esempio: uno dei conservanti più problematici è composto da una miscela di sostanze denominate: methylchloroisothiazolinone e methylisothiazolinone; mentre un derivato del petrolio come la paraffina è utilizzato dai medici dermatologi come base per i test di allergicità perché ritenuto assolutamente inerte sulla pelle.
Come possiamo essere sicure della nostra scelta?
Fidandoci del marchio, per storia, per conoscenza diretta, per canale di vendita. Comunque la crema migliore per la nostra pelle è quella che ci piace, non ci da problemi e costa il giusto.
Per quanto riguarda le linee biologiche può spiegarmi quali sono le certificazioni migliori? E che differenza c’è tra loro?
Vi sono tante certificazioni e proprio per questo motivo si sta cercando di concludere una loro riorganizzazione in due grandi marchi: Cosmos e Nature Label. La prima raccoglie in se Ecocert, Icea, Soleil ed altre, mentre nella seconda è presente fortemente BDIH. Questo sarà lo scenario futuro dei prossimi anni. È ovvio che tutte queste associazioni private trovano spazio in un vuoto legislativo, perché nell’agricoltura esiste una normativa europea, ma nella cosmetica non ancora. Quindi dire adesso quale sarà migliore è prematuro e stilare una pagella delle attuali è oramai obsoleto. Le differenze sono da ricercare in molti aspetti, ma mai sostanzialmente diversi fra loro, come: le % di prodotti bio contenuti, le modalità di calcolo, la lista delle sostanze ammesse o meno, le tipologie di profumo o di conservante.
Differenza tra cosmetici/creme bioligici/e e cosmetici/creme naturali.
Se il formulatore lavora in scienza e coscienza, la differenza è pari a nulla. Diverso è il caso in cui qualcuno fa il furbo; nel senso che del termine “naturale” son piene le fosse, è usato a sproposito da tutti perchè veicola sicurezza e la gente si fida. Purtroppo però non c’è una legislazione a tutela dei diritti dei consumatori, quindi si scrive intendendo di tutto tranne che il prodotto sia costituito interamente da prodotti naturali. Quindi la differenza fondamentale non è nel fatto che i due prodotti siano diversi, ma nel fatto che su uno vi è un ferreo controllo, mentre nell’altro no.
Ovviamente questa è una posizione generale che non pretende di comprendere tutti i prodotti in commercio, ma si parla di maggiori probabilità. Diciamo quindi che l’ente certificatore funge da coscienza critica e da controllo sull’operato dell’industria, permettendo l’immissione sul mercato di prodotti naturali il più possibile. Esiste ovviamente un limite alla naturalità dato da quella piccola % di sostanze (come i conservanti) che sono di origine chimica, ma proteggono il consumatore da danni più gravi come un inquinamento batterico.
Abbiamo cominciato a toglierci qualche dubbio…
To be continued…